parlato Leonard
pensato Leonard
parlato fabbro
Leonard ripensò decine di volte a come sbarazzarsi del suo bersaglio senza farsi notare dai clienti all'interno della bottega, finché il mercante gli rivolse la parola.
Dimmi, cosa ti serve, ragazzo?L'energumeno aveva una voce roca e sgradevole. Leonard, disorientato e preda del panico, posò gli occhi sulla prima cosa che gli capitò davanti.
Une épée. Mi servirebbe una spada. disse.
Il fabbro lo squadrò, socchiudendo gli occhi.
E che tipo di spada?Ehm... Avete solo queste? Leonard indicò le spade appese al muro.
Queste non sono in vendita. ridacchiò l'uomo.
Ma posso mostrarti quelle che possiedo nel retrobottega. Vieni, sono troppe per portarle tutte quì.Leonard fece un sospiro di sollievo, forse aveva un'opportunità per farlo fuori indisturbato.
Se gioco bene le mie carte, sarò fuori di quì in un baleno e potrò dare a mio padre la notizia del successo.Seguì il mercante, e, appena entrato, vide davanti a sè numerosi scaffali e tavoli in legno con esposte decine di armi e armature. Sulla destra v'erano una fucina e un grosso tavolo da lavoro. Sopra di essi, delle finestre posizionate nella parte alta della parete conferivano al retrobottega una luce perfetta per il lavoro.
L'uomo lo fissò.
Alors?Dopo essersi guardato intorno, il ragazzo gli indicò una spada.
Credo prenderò quella sciabola.Spero tu abbia abbastanza soldi.Il mercante era di schiena, distratto dal lavoro, e, in quella frazione di secondo, rammentò le parole del padre
Sangue freddo.Mentre il fabbro cercava di tirar fuori la sciabola, Leonard fece uno scatto in avanti, estrasse la sua lama e tappò la bocca alla sua vittima.