Conoscerai la verità, 28 aprile 2012

Erano passate quattro lune da quella sera, una persona normale non sarebbe riuscita a convivere con quell'orribile segreto, ma io sì. Io non ero normale. Avevo qualcosa di speciale nella mia... pazzia. Qualcosa di nascosto e che lentamente stava uscendo dal suo profondo nido.
Non ebbi noie con i vicini o con la polizia quei giorni passati, tutto stava filando liscio.
Avevo ripreso la mia routine quotidiana, alzati a mezzogiorno, accendi lo stereo a tutto volume, mangia un pezzo di pizza, fatti un giro in città per rubare qualche stronzata, imbucati in discoteche senza pagare... Ma non era ciò che volevo realmente.
Quel giorno avevo inserito in vari forum pieni di coglioni degli annunci per trovare componenti per formare una band. Avevo fatto il tutto da un internet point, dato che, a quanto pare, non potevo permettermi nemmeno un computer, ma ero riuscito a uscire da lì senza farmi vedere dal proprietario... Mi fa sorridere quanto diventi più facile ogni giorno che passa.
Erano appena le 6:00 di pomeriggio ormai, ed ero uscito a fare due passi, così per vedere come andava il mondo là fuori.

Naturalmente ci fu il solito incontro con la vicina che si lamentava del volume della musica, che aveva in precedenza Adam. Delle solite parole e della ramanzina non se ne fregava nulla, il giovane Adam, nella sua mente credeva che la signora avesse torto, quando in realtà non era per niente vero. Verso le diciotto del pomeriggio c'era molta gente. Gli emo che ascoltavano musica metal a tutto volume, i vari lavoratori che tornavano dalle loro famiglie e le prostitute che iniziavano ad andare verso il loro luogo di lavoro. Avrebbe dovuto decidersi sul da farsi Adam.

Quando passai di fronte agli emo, provai un senso di disgusto nel sentire quale tipo di musica ascoltassero. Quello che loro chiamavano "Metal" era solo una banale e orrenda imitazione di ciò che realmente era il Metal. Nella mia città avevo avuto modo di conoscere ben poche persone che s'intendessero di musica quanto me. Ero persino riuscito a formare un gruppo con quella gente, andando anche in tour fuori della città, supportando band di maggiore esperienza e decisamente più famose, ma andò tutto a puttane per un diverbio con il batterista.
Come al solito non andò a finire con una stretta di mano, e il batterista fu portato in ospedale d'urgenza dal chitarrista ritmico. Fu una delle tante volte che misi piede in quel tribunale pieno di bastardi corrotti.
Pensando alla musica mi venne un'improvvisa voglia di andare ad un concerto, ma non mi ero informato sulla programmazione di quella settimana, quindi decisi di rivolgermi agli emo.
Hey, voi.
Quando mi accorsi di avere l'attenzione di tutti, continuai il discorso.
Sapete se in giro c'è qualche concerto? Thrash Metal, possibilmente, preferirei evitare certa merda.

Mentre Adam parlava uno di loro si tagliava. Una visione orribile, e nonostante si stesse facendo del male rideva e urlava allo stesso tempo. Tutt'ora Adam non capiva il senso. Uno di loro disse:
C'è un gruppetto abbastanza bello che suona in fondo alla strada. Non è il mio tipo di gruppo, infatti li odio, ma te che ascolti questo genere credo sia buono. Ci si vede amico.
Dopo aver finito il suo discorso l'emo si girò e ricominciò a parlare con gli amici. Adam aveva trovato cosa fare, quindi poteva anche recarsi lì, sperando che il prezzo del biglietto non fosse troppo alto, l'ideale sarebbe stato gratuito.

Ascoltai le parole del ragazzo, tenendo lo sguardo fisso sul suo amico intento a passarsi una lametta sul braccio. Credo che in quegli istanti la mia bocca abbia preso una strana forma, trasmettendo disgusto.
Quando finì di parlare, mi girai, dandogli le spalle e pronunciando una sola parola.
Idioti.
Mi allontanai dagli emo e mi diressi verso il locale che mi avevano indicato, sperando di riuscire ad entrare, per godermi il concerto in santa pace.

C'erano due guardie di sicurezza fuori, e un cartello a cui subito balzò l'occhio alla scritta:"Guy Fawkes". Probabilmente il nome del gruppo che si rifaceva ad un vecchio personaggio dell'Inghilterra del seicento.
Sono 5 dollari.
Non si avvicinò nemmeno a loro completamente che subito tentarono di prendere i soldi.

Prima che potesse farsi avanti, le guardie di sicurezza lo avvicinarono, pretendendo i soldi per l'entrata. Adam fu piuttosto scocciato dal loro atteggiamento, e dovette trattenersi molto per evitare di iniziare l'ennesima rissa.
Hey, con calma amico, non mi riconosci?
Non aveva denaro da spendere, e la situazione lo costrinse ad improvvisare la prima scena che gli venne in mente.
Prima che il bestione della sicurezza potesse replicare, continuò il suo discorso.
Avanti, sono il solista. Che aspetti, fammi entrare, che sono in ritardo per il sound check!

Il bestione sembrava abbastanza dubbioso, non sapeva bene cosa fare.
Non avete un tesserino per far vedere che siete parte della band? Avanti entra.
L'inganno era riuscito, e con un po' di fortuna Adam riuscì ad entrare nel locale.
Un locale abbastanza grande, aveva un palco strettissimo però. Nella parte laterale destra c'era il bar ben fornito da quello che sembrava, c'erano moltissime bottiglie ma non si vedevano se erano vuote o meno. Le luci cambiavano continuamente e dopo circa 2 minuti dall'entrata la band iniziò a suonare.

Now, is your time to die.
We've gathered here to say goodbye.
No, more, you'll cry.
No reason left for you to fight.

Cristo...
I Bullet For My Valentine non erano certo il mio gruppo preferito, avrei preferito qualcosa di diverso, ma ormai ero lì e mi toccava ascoltarli.
Dopo circa 2 minuti mi allontanai dal palco per andare in direzione del bar in cerca di un po' di alcool.